
La vocazione filantropica, nella Bracco del dopoguerra, si esprime prima di tutto in una attenzione concreta verso i collaboratori: fin dagli anni Quaranta, l’azienda sostiene la formazione dei suoi dipendenti, accompagnando molti dei suoi operai e tecnici verso studi superiori o la laurea. Fulvio, all’avanguardia per i tempi, stila un vero e proprio regolamento interno che promuove e favorisce gli studenti-lavoratori, garantendo loro tempi e aiuti economici per portare avanti gli studi. È, la sua, una visione preveggente e pionieristica, basata sul principio che il miglioramento del singolo costituisca di per sé un miglioramento dell’azienda e della società.
Fulvio Bracco è stato infatti un pioniere nel campo di quella che oggi si chiama responsabilità sociale d’impresa, con un’attenzione speciale verso i giovani che costituisce uno dei fil rouge dell’impegno di Bracco lungo tutto il corso della sua storia. A cominciare dalle borse di studio intitolate a sua madre “Nina Bracco Salata”: lanciate nel 1952 per sostenere ragazzi meritevoli, sono un po’ le “antenate” dei futuri progetti realizzati dal Gruppo e soprattutto dalla Fondazione.



Di fronte alle tante difficoltà dei giovani in Italia, infatti – difficoltà acuite ulteriormente dalla pandemia – circa dieci anni fa Fondazione Bracco ha messo a punto il progettoDiventerò, un’iniziativa pluriennale che vuole rafforzare il legame tra formazione e mondo del lavoro e accompagnare i giovani di talento nel loro percorso professionale. Nell’ambito di questo progetto, la Fondazione sostiene un unicum di iniziative dedicate agli studenti che, attraverso borse di studio e premi, possono arricchire la propria formazione coniugando esperienza pratica e formazione teorica. Il progettoDiventerò è ormai un successo consolidato che a oggi ha già assegnato più di mille tra premi di laurea, borse di studio e dottorati di ricerca.
L’ultimo arrivato tra queste iniziative per i giovani di talento è il Premio Felder: nel 2019 Fondazione Bracco e Bracco Imaging, in collaborazione con Politecnico e Fondazione Politecnico di Milano hanno lanciato un premio da un milione di euro con l’obiettivo di riportare nel nostro Paese un giovane ricercatore di talento. Il Premio è dedicato a Ernst Felder, grande chimico e per lunghi anni a capo della ricerca di Bracco.